Seminario di Teoria Psicoanaliticaa cura del Centro di Formazione Permanente

La formazione dello psicoanalista non può limitarsi all’aspetto applicativo-clinico della professione. È la profondità della riflessione teorica che dà spessore all’intervento terapeutico. In assenza di un riferimento concettuale convincente, la clinica si fonderebbe solo su criteri soggettivi non trasmissibili. La clinica psicoanalitica – ci ha insegnato Jacques Lacan – si contraddistingue per la solidità della logica che la sostiene. La fondazione del Seminario di Teoria Psicoanalitica nasce a partire dall’esigenza di fronteggiare una delle principali difficoltà che incontrano gli psicoanalisti: quella di tradurre i dati dell’esperienza della loro pratica in concetti teorici capaci di spiegare cosa avviene all’interno del percorso di cura (come afferma Louis Althusser nel suo Seminario su Lacan e la psicoanalisi tenuto nell’anno accademico 1963-1964) . Questa difficoltà va messa costantemente al lavoro poichè è necessario che lo specifico della pratica analitica si collochi dentro un sistema teorico che la fondi e la giustifichi.

Lo studio della metapsicologia, delle intersezioni tra discipline diverse, dei contributi dei più importanti autori (psicoanalisti e non) del passato, degli sviluppi contemporanei dei saperi, tutto ciò costituisce l’oggetto del Seminario di Teoria Psicoanalitica.

Il 2024 sarà dedicato allo studio del Seminario XXIII Il Sinthomo. Scritto fra il 1975 e il 1976, quindi negli ultimi anni della sua vita, è un seminario molto complesso in cui Lacan fa ricorso alla topologia e riprende il suo lavoro sui nodi borromei per elaborare una nuova concezione del sintomo. Introduce qui il termine sinthomo con il “th” per distinguerlo dal sintomo inteso come messaggio da decifrare e per metterne in luce il suo nucleo reale di godimento indecifrabile e fuori senso.