Alipsi – Associazione Lacaniana Italiana di psicoanalisi – ha come scopo principale il sostegno della causa della psicoanalisi e la formazione permanente dello psicoanalista.
Impegna le proprie energie nella prosecuzione del lavoro di dissodamento del campo dell’inconscio, così come avviato da Freud e ripreso da Lacan, che nel suo ritorno a Freud ha rettificato le derive postfreudiane.
Essa è Associazione e non Scuola, perché non si orienta verso un Maestro, ma verso il testo di Lacan.
Alipsi dà rilievo a un legame associativo che si fonda sul confronto tra molteplici letture dei testi, senza che ne prevalga Una, allo scopo di favorire la messa al lavoro plurale delle particolarità del desiderio di ciascuno. Ogni apporto creativo e originale, ogni “neologismo” non può tuttavia sottrarsi alla verifica della comunità, ricordando che per Lacan la sanzione dell’Altro come terzo è essenziale (Lacan, 1957/58).
La difesa del “molteplice” è insieme fondamento e guida del funzionamento istituzionale di Alipsi, perché una collettività deve saper assegnare il giusto valore alle differenze soggettive, non senza che la creatività di ciascuno venga sottoposta al confronto e alla verifica da parte della comunità di lavoro. Tale verifica si esercita sia sulla produzione teorica, sia sull’autorizzarsi dell’analista (Lacan, 1973).
01.
Alipsi, promuovendo il dibattito tra posizioni e ottiche diverse, riserva un posto al suo interno anche agli associati, che pur non esercitando attività clinica, contribuiscono allo studio e alla diffusione del pensiero di Lacan sul versante della cultura contemporanea, della filosofia e della sociologia.
02.
Alipsi offre una formazione teorica e clinica, che interroga il legame dei suoi soci con l’istituzione di cui fanno parte. In tal modo, essa fa sua la preoccupazione che già Lacan aveva formulato ne L’étourdit a proposito del gruppo. Il legame sociale in Alipsi si sostiene sul transfert di lavoro (Lacan, 1964) che, solo, può contrastare “l’oscenità immaginaria” del gruppo (Lacan, 1972).
03.
Alipsi tutela e valorizza la possibilità di sviluppare aspetti dell’insegnamento di Lacan in una prospettiva di ricerca non solo esegetica, ma che tocca l’etica della psicoanalisi in quanto prassi della sua teoria (Lacan, 1964).
04.
Promuove la ricerca continua sulla clinica psicoanalitica lacaniana, per far emergere il reale in gioco nella cura e nel passaggio da analizzante ad analista, con speciale attenzione agli effetti della conclusione della cura sulla formazione dell’analista.
05.
Promuove inoltre attività di studio in piccoli gruppi, seminari, giornate di lavoro, conferenze, convegni, pubblicazioni e altro. Le sue attività sono proposte da gruppi di colleghi o da singoli soci in accordo con gli organi direttivi.
06.
Sostiene e alimenta legami nazionali e internazionali con altre associazioni, gruppi o scuole che si ispirano all’insegnamento di Lacan al fine di rendere possibile il confronto tra posizioni differenti del lacanismo, come risorsa per l’apertura di nuove prospettive.